Concorrenza nelle telecomunicazioni
Alla stazione Termini alcune volte è presente un piccolo box di metallo di Iliad, la società francese di telecomunicazioni, composto semplicemente da un video e da una tastiera. Nelle prossimità c’è quasi sempre un più ampio box di una delle tre società che dominano il settore del mobile con la presenza di uno-due addetti. È probabile che ciò avvenga anche nelle altre grandi stazioni ferroviarie. D’altronde nelle città i negozi dei tre principali gestori sono molto diffusi, mentre la rete commerciale di Iliad si avvale di Internet e del telefono.
La differenza di strategia comporta che Iliad e gli operatori virtuali offrano tariffe più competitive (secondo i siti meglio informati); in questo caso la convenienza (fattore sul quale i giovani sono oltremodo sensibili) è il valore qualificante, mentre gli altri player tendono a promuovere il brand, i servizi aggiuntivi, la copertura capillare del segnale (fattore tutt’altro che secondario), e privilegiano il contatto diretto coi clienti (servizio utile per le imprese e per le persone più anziane).
Da quando Iliad è entrata nel nostro mercato (maggio 2018), il settore delle Tlc è entrato in fibrillazione. tre principali operatori sono stati costretti a ridurre anch’essi le tariffe, ad ampliare le offerte creando anche appositi marchi low cost (KenaMobile per TIM e ho. per Vodafone). Siamo passati in poco tempo dall’offerta standard di 2-4Giga a 30Giga.
Da queste vicende si ha la conferma che la concorrenza è il miglior alleato dei consumatori!
Tutto questo è potuto accadere grazie al web. In un paese piuttosto latitante, a differenza del mondo anglosassone, sul tema della protezione dei consumatori, è sul web, dove vi sono siti che trattano con competenza il tema del consumo responsabile, che si possono attingere informazioni precise e puntuali sulle varie offerte.
Fra non molto entreremo nell’era del 5G. La telefonia mobile cambierà profondamente e riguarderà la diffusione dei contenuti e di servizi. Nuove prestazioni (come l’assistenza sanitaria domestica), nuove applicazioni, nuove attività e nuove professioni sorgeranno. Sarà una sferzata, positiva per l’intera economia.
Guardando la consistenza della spesa degli operatori per l’asta delle frequenze del 5G, asta che ha raggiunto la spesa record di 6,55miliardi, si può intuire chi partirà avvantaggiato e chi dovrà invece rincorrere. Bisogna tener conto di un’altra variabile, le traversie (continui cambi di proprietà e passaggio rapido del top manager) che stanno bloccando la vecchia e gloriosa Telecom (ora Tim).