Festival di Sanremo
Se Raiuno trasmettesse solo le cinque serate di Sanremo e nulla nei rimanenti 360 giorni, avrebbe una share media sull’intero anno pari a 0,8%. Non è una cifra bassa! Corrisponde a quella ottenuta da tanti noti canali nell’arco dell’intero anno, come Rai5 (0,5% di share nella prima serata nel 2018), Rai4 (1,4%), Cielo (0,9%). È un esempio che conferma quanto Sanremo sia fondamentale per la Rai, e indirettamente per tutta la televisione. La manifestazione determina inoltre un introito pubblicitario di circa 30milioni e questo è prova della redditività del programma: la pubblicità, secondo diversi esperti, copre abbondantemente i costi industriali del programma stesso. Un classico caso in cui l’ampia audience si coniuga con una discreta o buona qualità!
Sanremo è rimasto il grande evento mediatico, insieme a Il Commissario Montalbano (e alle più importanti manifestazioni sportive). Un evento mediatico che ormai, da diversi anni, esula dallo stesso ambito di appartenenza, cioè la musica ed i cantanti e trova il suo habitat in altri format, come per esempio X-Factor.
L’edizione di quest’anno ha fatto registrare un calo degli ascolti: gli ascoltatori medi delle cinque serate sono stati 11,5milioni (contro 12,7 nell’anno precedente) con una share pari a 48% (3 punti percentuali in meno).
A giustificazione va segnalato che il programma è seguito anche su RaiPlay (una delle migliori novità tecnologica introdotta dall’azienda pubblica) e sui social. Il calo è inoltre causato dal continuo, graduale abbassamento della platea televisiva: ora il 40% della popolazione si sintonizza in media ogni sera davanti alla Tv; nel 2000 la quota era pari al 45%. Una drastica riduzione! La Tv deve competere con un agguerrito avversario, il web e con il desiderio dei giovani di socializzare, non a caso alla televisione rimangono fedeli le persone più anziane. Ma Sanremo in particolare quest’anno è riuscito a intercettare anche le generazioni millennials: l’età media degli ascoltatori è pari a 54anni, molto meno rispetto all’età media della rete, mentre i Teens (15-19anni) hanno raggiunto la vetta con il 57% di share e la fascia di età 15-24anni il 56%.
Tirando le somme di quanto detto, si può constatare che Sanremo rimane il top dei programmi televisivi e la Rai farebbe bene a tutelarlo. La Rai senza il Festival (e Montalbano ed Angela) sarebbe molto più povera.