La società di telecomunicazione più grande per fatturato in Europa è Deutsche Telekom, segue Telefònica e Vodafone. L’italiana Telecom Italia (ora TIM) si situa al settimo posto.
Il margine operativo migliore è quello di Telecom e della società norvegese Telenor con il 20%; il ROI di Telecom è pari all’8%, mentre il fatturato medio per dipendente è di 479mila€ per Vodafone e 322mila per Telecom.
I ricavi 2017 di Telecom registrano rispetto all’anno precedente un aumento di +4%, mentre rispetto all’anno 2010 c’è una diminuzione di -28%.
WindTre, Telecom e Vodafone detengono circa il 30% delle quote del mercato mobile in Italia.
Telecom è presente nella telefonia fissa, settore che le dà il 51% dei ricavi, mentre WindTre e Vodafone sono presenti in prevalenza nel mobile.
OpenFiber, società posseduta da Cassa Depositi e Prestiti e dal gruppo Enel, è il gestore pubblico adibito alla posa dei cavi a fibra ottica che si basano sulla tecnologia FTTH (fiber to the home), la più efficiente in circolazione. È un operatore wholesale nel senso che offre la propria tecnologia ai provider non fornendo offerte ai consumatori in forma diretta. Dovrebbe favorire la nascita del gestore unico della rete.
Da segnalare il recente accordo (un memorandum d’intesa) fra Tim e Vodafone sulle “Torri alte” di telecomunicazione per lo sviluppo del 5G. Vodafone entrerà nel capitale di Inwit (società di Tim) apportando le sue torri. L’operazione di merger degli asset fisici (22 mila torri in totale dislocate in tutta Italia) mette a fattore comune le infrastrutture passive di rete Vodafone e quelle Inwit.
Lo sviluppo tecnologico del 5G (ma già si ipotizza l’arrivo del 6G) chiarirà meglio il reale valore della rete via cavo.