Social network, Tv, politica
Una recente ricerca del Censis sul consumo dei media, segnala, nella scelta degli italiani delle fonti d’informazione, una risalita dei Tg (che passano dal 61% del 2017 al 65% del 2018), dei siti web d’informazione (dal 10 al 13%); mentre calano i più noti social, Facebook passa dal 35 al 26% e Twitter dal 5 al 2%.
Per quanto riguarda il livello di affidabilità dato ai mezzi d’informazione, gli italiani ritengono che la radio (che sta riscoprendo un imprevisto recupero) sia il mezzo più affidabile con il 70% (nel giudizio positivo incide quello degli automobilisti, gli ascoltatori più assidui del mezzo), seguita dalla Tv (69%); mentre i social network chiudono la classifica con il solo 34%.
Si segnala che la televisione, nelle sue varie modalità tecniche di visione, rimane il mezzo di comunicazione più diffuso.
Lo scandalo Cambridge Analytica, la percezione di “essere usati” piuttosto che “usare” il social, il fatto che molte informazioni che circolano nella rete siano dei falsi, delle fake news, che vi siano società che condizionano il giudizio delle persone travisando la notizia, allarma molti. C’è anche la possibilità di assecondare i troll in modo del tutto involontario: condividendo una certa linea politica si finisce per appoggiare tutte le tesi a sostegno di questa linea a prescindere dalla sua attendibilità. E poi ci sono le ingiurie: un continuo turpiloquio contro gli avversari politici! La “fuga” dai social nasce da questa riprovevole situazione e spesso si preferisce un loro uso più contenuto, usando maggiori cautele nel recepire ciò che si legge.
Può essere vero che si sia portati a selezionare meglio le proprie fonti d’informazione, scegliendo, per esempio, i talk televisivi più pluralisti, dove vi sia possibilmente un confronto e soprattutto con la presenza di esperti veramente tali, la radio perché si basa sulla parola e quindi è obbligata a ponderare bene ciò di cui si discute, la stampa che molti, erroneamente, danno per morta (proprio sulla stampa, cartacea e online è invece più facile trovare gli esperti più preparati).