Telecomunicazioni in Italia
Sono esposti alcuni dati sulle telecomunicazioni, riferiti all’anno 2019.
L’infrastruttura della rete tarda ad ammodernarsi: il 47% degli accessi nel mese di dicembre 2019 si appoggia ancora sulla rete di rame ed il 40% si basa sulla fibra-misto-rame. Il sistema è bloccato dalle polemiche su chi deve gestire il soggetto unico della rete, progetto verso il quale a parole tutti convengono. L’idea è quella di un polo pubblico che svolga questa sola attività.
I ricavi del mercato sono diminuiti di -4% (perdite maggiori sono stimate per il 2020 a causa del Covid). I ricavi dalla rete fissa, grazie soprattutto alla progressiva diffusione degli accessi broadband e ultrabroadband mostrano su base annua una contenuta flessione di -1,7%, il comparto della rete mobile, investito da una maggiore pressione sui prezzi che si è accentuata negli ultimi due anni con l’ingresso di un nuovo operatore (Iliad), ha invece subito una netta riduzione (-7%). La rete fissa supera quella mobile per entità dei ricavi; la quota del fisso è pari al 54% e quella del mobile al 46%: una tendenza che nel 2020 con la diffusione dello smart working probabilmente si accentuerà. Nel mercato delle telecomunicazioni cala la quota di Tim (44%), cresce Fastweb (9%).
Sul fisso Tim ha il 56% di quota di mercato; sul mobile i tre big, Tim, Vodafone, WindTre detengono insieme il 92% del mercato (da segnalare che la new entry, Iliad, ha raggiunto la quota del 3%.